Ogni anno al pensiero della stagione estiva alle porte e alle conseguenti temperature elevate l’allevatore si stressa ancora prima delle sue vacche. Non è prevedibile come sarà l’andamento climatico, ciò che è prevedibile è che farà caldo e causerà inevitabilmente uno stress agli animali che sarà tanto minore quanto gli accorgimenti saranno adeguati e tempestivi.
Una corretta gestione ambientale e alimentare, associata all’impiego di prodotti ideali, può migliorare migliorare la situazione. È risaputo che con la stagione estiva si ha un calo di ingestione che va dal 10 al 30% ed un aumento del consumo idrico anche del 100%.
Le conseguenze sono note a tutti: minor quantità e qualità del latte, riduzione della fertilità, abbassamento delle difese immunitarie ed aumento delle problematiche sanitarie (mastiti, zoppie, ecc..)
A livello ambientale possiamo agire essenzialmente sul raffrescamento con ventilatori e doccette nei punti più critici, in mangiatoia ed in sala di attesa.
A livello alimentare i punti principali da tenere in considerazione sono:
- integrare l’unifeed con prodotti arricchiti con acidi organici direttamente nel carro miscelatore per mantenerlo fresco ed appetibile più a lungo. Il riscaldamento dell’unifeed, può essere anche impercettibile, ed è dovuto allo sviluppo di muffe che utilizzano gli zuccheri della razione abbassandone il livello energetico. Per mantenere l’unifeed sempre fresco è possibile utilizzare acidificanti in forma liquida o polvere (ALCAPRO NEX) direttamente nel carro, oppure impiegare liquidi energizzanti con antimuffa (GLUCOFEED con acido propionico e glicerolo e GLUCOTAK con melasso e acido propionico);
- gestire correttamente gli abbeveratoi, che devono essere puliti e facilmente accessibili. L’acqua deve essere considerata un vero e proprio alimento ed un utile mezzo per somministrare facilmente sostanze energizzanti e rinfrescanti. GLUCONEX e GLUCOFERT, da aggiungere nell’acqua di bevanda, sono formulati per apportare energia prontamente disponibile per ridurre il rischio di chetosi e per aumentare l’appetibilità della razione. Il loro impiego contrasta l’eccessivo accumulo di grassi nel fegato (steatosi). La presenza di calcio in forma molto assimilabile aiuta a diminuire i fenomeni di collasso puerperale mentre la carnitina migliora l’utilizzo dei NEFA come fonte di energia;
- formulare la razione con bassi livelli di amido, aumentando gli zuccheri, il grasso e la fibra digeribile. È importante usare foraggi di elevata qualità, rumino-attivi e con elevato contenuto di fibra digeribile e pectine. Con il caldo l’attività del rumine rallenta perché diminuisce la frequenza delle contrazioni, questa situazione favorisce l’incidenza di acidosi. L’impiego di grassi facilmente digeribili e di qualità, soprattutto grassi omega 3, presenti naturalmente nel lino estruso, permettono di mantenere alta la fertilità anche in periodi stressanti come l’estate;
- integrare i sali e le vitamine che vengono persi per sudorazione, soprattutto potassio, sodio e magnesio, evitando carenze ed eccessi;
- integrare probiotici, che aumentano le performance delle bovine perché ripristinano il funzionamento della microflora intestinale, producendo enzimi e vitamine e favorendo la stabilizzazione del pH a livelli ottimali. Contrasta l’insorgenza di dismetabolie e migliora l’efficienza alimentare con livelli ideali di ingestione e alta qualità del latte. Molto efficace è RUMENTECH con colture di lieviti vivi ed essiccati di altissima qualità associati ad enzimi, aminoacidi e vitamine ideale per riattivare la flora ruminale e ridurre i problemi di acidosi. EPATECH è invece integrato con vitamine ed oligoelementi, per ripristinare tutte le principali attività dell’organismo, in particolare quella epatica, stimolare la fertilità e ridurre le patologie podali;
- gestire i sili correttamente per contrastare le fermentazioni ed alterazioni della massa con sviluppo di muffe, tossine ed impaccamento del prodotto. La pulizia ed eventuale disinfezione deve essere fatta ogni volta che si svuota il silo nei periodi caldi ed umidi ogni due/tre mesi nelle altre stagioni.
Una gestione oculata della stalla, partendo dalla qualità dei foraggi stoccati e dell’acqua di abbeverata, continuando con la pulizia dei ricoveri ed il raffrescamento, mantenere una dieta bilanciata, permette di ridurre l’incidenza delle dismetabolie, e mantenere ideali i livelli di ingestione e la qualità e quantità del latte e permette di ridurre i costi e le perdite economiche.
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