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L’ASCIUTTA SELETTIVA

La messa in asciutta rappresenta un momento di elevato rischio di infezioni intramammarie. Queste infezioni possono restare latenti e manifestarsi nella loro forma clinica nel post-parto, a seguito dell’abbassamento delle difese immunitarie tipico di questa fase. Per ridurre l’incidenza delle infezioni, l’approccio prevalentemente adottato negli ultimi 50 anni è stato quello della terapia antibiotica sistematica su tutte le bovine (blanket dry cow therapy o BDCT).

Tuttavia, a seguito della sempre più crescente resistenza agli antibiotici (AMR), sta aumentando nel mondo zootecnico e veterinario l’attenzione verso dei sistemi alternativi per fronteggiare il fenomeno della resistenza delle popolazioni batteriche, limitando l’uso ai casi di necessità.

Per questo motivo, si fa sempre più spesso riferimento alla terapia selettiva della messa in asciutta (selective dry cow therapy o SDCT). Questa pratica è stata ideata per ridurre al minimo l’uso di antibiotici, senza però compromettere la salute ed il benessere delle bovine.

Se infatti l’uso dell’antibiotico resta imprescindibile nel caso di infezione consolidata, non trova invece giustificazione il trattamento estensivo a tutte le bovine non infette, dal momento che valide alternative sono già disponibili. I sigillanti per capezzoli si sono dimostrati dei validi ausili contro la comparsa di nuove infezioni nella fase di asciutta, portando conseguentemente anche ad una riduzione dell’insorgenza di mastite clinica nel post-parto. Questi possono essere usati singolarmente o in combinazione con gli antibiotici. Da uno studio di Bradley et al., (2010) è emerso come l’utilizzo singolo dei sigillanti in animali con livelli di cellule somatiche bassi si sia dimostrato più efficiente nel ridurre l’insorgenza di infezioni intramammarie da Gram negativi rispetto al trattamento congiunto ad antibiotico; in animali con livelli elevati di cellule somatiche invece, l’uso congiunto di antibiotico e sigillante ha diminuito l’insorgenza di mastiti cliniche nel post-parto, rispetto al solo uso di antibiotico.

L’applicazione del sigillante però, è una pratica da effettuare con estrema igiene e attenzione, per evitare la comparsa di infezioni dovute alla manipolazione stessa del capezzolo. Diventa quindi cruciale la collaborazione con il veterinario. Tutto ciò deve essere inoltre accompagnato dai giusti accorgimenti manageriali; l’igiene del box di asciutta, e in particolare della lettiera, è indispensabile per ridurre l’incidenza delle infezioni. Infine, aumentare l‘uso di sostanze in grado di supportare il sistema immunitario, quali Vitamina E e Selenio, noti modulatori della risposta immunitaria, può contribuire a diminuire il rischio di nuove infezioni.

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2020-07-03T15:56:04+02:0024 Giugno 2020|Non categorizzato|

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